Intervista a Sara Antico e Simona De Angelis
La Saponaria è un produttore di prodotti per la cosmetica che si posiziona come “consapevole”: prodotti genuini, attenti all’ambiente e alle persone. Abbiamo fatto qualche domanda al marketing team dell’azienda per scoprire il loro posizionamento e come il marketing team lo gestisce nel tempo. Ringraziamo per l’impegno Sara Antico, Marketing Manager de La Saponaria e Simona De Angelis, Digital Specialist.
La Saponaria si posiziona come “cosmetica consapevole”: come mantenete vivo questo posizionamento, con quali azioni, prodotti, decisioni, filosofia, promessa al consumatore e alla consumatrice?
La Saponaria si posiziona come “cosmetica consapevole” e pensiamo di mantenere vivo questo posizionamento con le nostre scelte di tutti i giorni. Vogliamo essere sempre più sostenibili e affrontiamo questo con consapevolezza, appunto, continuando sulla strada di scegliere ingredienti biologici a km0 o provenienti dal fair trade, scegliendo di eliminare del 100% la plastica vergine dai nostri packaging (al momento siamo ad un ottimo 95%!) e formulando prodotti utili, innovativi e sostenibili.
La nostra missione è quella di realizzare prodotti efficaci e buoni per chi li usa, che facciano bene anche al mondo in cui viviamo, fatto di natura e di persone e comunità che lo vivono.
Questo è lo spirito che ci guida nella scelta, formulazione e realizzazione dei nostri cosmetici 100% consapevoli, cosmetici che hanno una storia da raccontare, fatta di meravigliosi ingredienti, progetti sostenibili e persone che sognano insieme un domani migliore.
Tutti i nostri cosmetici sono realizzati nel nostro laboratorio che è alimentato al 100% con energia da fonti rinnovabili e quello che vogliamo è soprattutto proporre prodotti di alta qualità a prezzi accessibili che permettano il rispetto del lavoro di tutte le persone coinvolte nella filiera produttiva. Abbiamo tagliato dai prodotti tutto il superfluo (pubblicità, packaging complicati, costosi e inquinanti) per rendere accessibile il loro prezzo senza scendere a compromessi con la qualità delle ricette e delle materie prime utilizzate. Secondo noi un cambiamento, per essere importante, deve coinvolgere molte persone e non pochi eletti! Vogliamo rendere disponibile a tutti prodotti di qualità e vogliamo tutti insieme “rendere il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”. Questa è la nostra promessa al consumatore e alla consumatrice: insieme possiamo fare la differenza, una doccia alla volta, un piccolo passo alla volta, ogni volta che scegliamo una crema bio, uno shampoo senza siliconi, il nostro impatto sul pianeta migliora.
Cosa differenza la Saponaria nel suo mercato?
Sicuramente il fatto di produrre internamente tutti i nostri prodotti nel nostro laboratorio, di avere una reparto di ricerca e sviluppo interno, ci ha permesso di essere negli anni avanguardisti e competitivi. Prova ne sono i nostri best seller, gli Attivi Puri, il prodotto più copiato ed imitato, non solo da marchi italiani medio grandi ma anche da grandi case cosmetiche. Siamo senz’altro un punto di riferimento nel panorama della cosmetica biologica italiana e non solo. Ciò che ci differenzia e ci rende autorevoli è quindi senz’altro la qualità dei nostri prodotti. Segno che ricercare le materie prime migliori, studiare le formule più innovative e produrle internamente è la strada giusta da seguire, la nostra strada.
Nelle attività di Marketing de La Saponaria, quali sono le sfide che affrontate per “difendere” e rafforzare il brand La Saponaria e il suo posizionamento?
Quando pensiamo ad un nuovo prodotto rispondiamo sempre a 4 diverse domande: 1) questo prodotto è utile? 2) questo prodotto è il numero uno nella sua categoria? 3) questo prodotto fa parte della rivoluzione cosmetica? 4) se tante persone nel mondo lo utilizzassero, il mondo sarebbe un posto migliore? Un prodotto può nascere solo se passa al vaglio delle 4 domande. In questo senso non affrontiamo vere e proprie “sfide” per difendere il brand: abbiamo un’identità molto forte e le idee molto chiare su chi siamo, cosa vogliamo e come vogliamo farlo e anche cosa prevediamo per il futuro. La narrazione del brand in questo senso nasce da sé, perché racconta di noi e della nostra idea di mondo, e il mondo che vogliamo è un mondo più pulito, più giusto, in cui tutti gli attori si impegnano per avere un impatto il più leggero possibile sul nostro Pianeta.
Come è cambiato il vostro mercato e quale è stata la vostra risposta nel tempo?
Il mercato della bio cosmetica da nicchia è diventato qualcosa su cui sempre più persone pongono l’attenzione. Impegnarsi per avere un mondo più pulito e più giusto è un sentimento sempre più diffuso, tanto che non sono rari i casi di greenwashing che emergono da varie parti. Nel nostro caso, la nostra risposta nel tempo è stata la nostra autenticità di credenze e di intenti.
Uscite dal vostro mercato, ma mantenete la vostra esperienza: qual è l’errore più grande che vedete fare oggi dai brand?
Seguire a tutti i costi i trend. Ad esempio il Black Friday, gli sconti pazzi dell’ultimo venerdì di novembre, che spesso investono l’intera settimana. È nato negli Stati Uniti per svendere merce nei grandi magazzini, oggi in Italia si è trasformato in una rincorsa folle al prezzo più basso, una ricorsa non sostenibile per i piccoli negozianti o per chi, come noi, non ha merce da svendere e anzi sostiene una politica di prezzi bassi sempre. Molti negozianti e piccoli marchi si sentono in dovere di partecipare al Black Friday, di snaturarsi, anche se per loro non è sostenibile. Questo atteggiamento alla lunga non può che portare alla rovina. Il mondo di oggi è molto complesso e le sfide che ci propone complicate. Per questo è ancor più importante mantenere la bussola sulla rotta della sostenibilità e della consapevolezza.
